La meccanica industriale è un settore che persegue il perfezionamento continuo. Se alcuni meccanismi si fondano su nozioni solide quanto remote, è sui materiali, le metodologie di progettazione e lo sviluppo dei processi che si gioca la partita dell’innovazione. È qui che scende in campo l’Ingegnere dell’Innovazione del Prodotto. Su questo piano, infatti, si determina la capacità o meno delle aziende di rimanere al passo con ciò che richiede il mercato, anticipare soluzioni e proporre alternative che soddisfino necessità sempre nuove e urgenti. Per affrontare questa sfida servono le giuste competenze.

Ma chi è l’Ingegnere dell’Innovazione del Prodotto? Di cosa si occupa concretamente e quali competenze deve avere per riuscire nel suo lavoro? 

Ne parliamo con Michele Zappalorto, Professore Ordinario presso il Dipartimento di tecnica e Gestione dei Sistemi Industriali – DTG dell’Università di Padova, autore e co-autore di numerose pubblicazioni, recentemente nominato Presidente del Corso di Laurea di Ingegneria dell’Innovazione del Prodotto (IIP).

Prof. Michele Zappalorto DTG IIP

Professor Zappalorto, il corso di laurea in Ingegneria dell’Innovazione del Prodotto (IIP) viene definito multidisciplinare. Per quale ragione?

L’Ingegnere dell’Innovazione del Prodotto è un ingegnere con competenze fortemente radicate nel campo dell’ingegneria meccanica, multidisciplinari e focalizzate su quelle che sono tre chiavi fondamentali per il successo di nuovi prodotti: l’innovazione nei materiali, nelle metodologie di progettazione, negli impianti e processi produttivi e logistici. È pertanto un moderno ingegnere meccanico capace di studiare, modellare, progettare e realizzare nuovi prodotti, processi ed impianti industriali utilizzando materiali convenzionali ed innovativi (es. leghe metalliche, polimeri, materiali compositi), le più moderne tecniche di progettazione meccanica (statiche, a fatica e dinamiche) e gli strumenti di calcolo e simulazione, in uno scenario di competitività e sostenibilità industriale, tenendo conto in particolare, della necessità di contenere i costi in tutta la vita del prodotto attraverso l’attenta ingegnerizzazione dello stesso e la progettazione integrata del sistema produttivo, con un occhio di riguardo all’efficienza energetica.

Quali sono gli aspetti tecnici che gli studenti affrontano durante le lezioni e attraverso quali metodi?

Le lezioni degli insegnamenti del corso di Laurea e del corso di Laurea Magistrale sono lezioni frontali ed esercitazioni in aula. In moltissimi casi sono accompagnate da esperienze di laboratorio sulle diverse tematiche di competenza del corso, in modo tale da permettere agli studenti di prendere confidenza “dal vivo” e poter “toccare con mano” le nozioni teoriche trattate in aula.  

NON SOLO TEORIA AL DTG, ANCHE VISITE ALLE AZIENDE, LABORATORI E PROGETTI

Le esperienze extra-aula sono fondamentali per appassionare i giovani alle materie studiate e rendere più efficaci gli insegnamenti. A quali attività al di fuori dell’università possono accedere gli studenti di IIP?

Numerose sono le iniziative culturali e di approfondimento attive per gli studenti di Ingegneria dell’Innovazione del Prodotto. Periodicamente  organizziamo visite presso aziende partner, seminari tenuti in aula da relatori del mondo industriale ed esperienze laboratoriali. Inoltre i ragazzi e le ragazze si mettono poi alla prova con un progetto d’anno da svolgere in team su diverse discipline inerenti al corso di Laurea.

Il corso di studi è caratterizzato inoltre dallo svolgimento di un significativo numero di ore di didattica con utilizzo di laboratori didattici e informatici, svolgimento di “games” per learning by doing, di “competizioni di progettazione” e seminari svolti da docenti stranieri. Siamo certi che queste siano tutte esperienze formative e culturali che arricchiscono i nostri studenti.

 

 

Quali materie si studiano e quali competenze teoriche e concrete fornisce questo corso al termine degli studi?

Il Corso di Laurea fornisce le più moderne conoscenze nell’ambito dell’ingegneria meccanica, con riferimento in particolare alla scienza dei materiali metallici e non metallici, alla progettazione meccanica strutturale, funzionale e dinamica delle macchine, alla tecnologia ed impiantistica meccanica, ai processi ed ai sistemi di produzione, alle tecniche CAD e CAM, ai metodi di simulazione termo-fluidodinamici, oltre che ai sistemi energetici, alle macchine elettriche e a fluido.

 

I PLUS DI INGEGNERIA DELL’INNOVAZIONE DEL PRODOTTO DEL DTG

Cosa distingue questo percorso di laurea da altri di ingegneria e cosa offre che gli altri percorsi non danno?

Il corso di Laurea e Laurea Magistrale in Ingegneria dell’Innovazione del Prodotto si contraddistingue per alcuni aspetti peculiari che possiamo così riassumere:

  1. Un corpo docente di altissimo livello nel panorama nazionale ed internazionale e laboratori di altissimo livello. Giusto per citare qualche numero, ricordo che ben 5 docenti che insegnano nel corso di laurea sono presenti nella lista dei top 2% world scientist, stilata dalla Stanford University, lista che contiene i migliori ricercatori al mondo sulle diverse discipline.
  2. Un forte legame con il tessuto industriale del territorio ed un inserimento rapidissimo nel mondo del lavoro. Sistematicamente, infatti, esponenti del mondo industriale vengono invitati a tenere seminari e testimonianze all’interno di alcune lezioni del corso di laurea. Il percorso magistrale inoltre prevede un tirocinio formativo curricolare (obbligatorio) che gli studenti possono vivere grazie ad un numero elevato di aziende partner del corso di studi che si rendono disponibili ad ospitare i nostri studenti per questa esperienza. Grazie a questa formula i dati sull’occupabilità dei nostri laureati sono eccellenti e certamente superiori rispetto ad altri percorsi anche di ingegneria.
  3. Un livello di soddisfazione dei nostri laureati elevatissimo (con valori compresi tra il 97% e il 100%, contro un valore medio di Ateneo per la stessa classe di Laurea pari a circa il 75%). Ex studenti quindi pienamente soddisfatti del percorso di studi, a testimonianza della qualità e ricchezza del percorso formativo offerto dal corso di Laurea in Ingegneria dell’Innovazione del Prodotto.

QUALE LAVORO PER L’INGEGNERE DELL’INNOVAZIONE DEL PRODOTTO?

Quali sbocchi professionali si aprono dopo la laurea? Quali lavori può svolgere l’ingegnere IIP, in quali settori economico-industriali e in quali tipi di azienda?

Le aziende manifatturiere (prevalentemente industria meccanica di precisione) e di processo (industria siderurgica, delle materie plastiche, confezionamento, alimentare, …), fortemente presenti anche nell’area vicentina, richiedono questa figura professionale da impiegare come sviluppatore e progettista integrato del prodotto, del processo e della logistica.

La conoscenza delle potenzialità dei materiali innovativi e delle più avanzate tecniche di progettazione e produzione appaiono competenze oggi indispensabili per poter realizzare prodotti competitivi.

Il laureato magistrale in Ingegneria dell’Innovazione del Prodotto è destinato a diventare ben presto una figura strategica in un’azienda, in quanto “tesoriere” delle soluzioni ingegneristiche alla base del successo aziendale. Lo sbocco naturale, in pochi anni, è la funzione di responsabile tecnico o di direttore della produzione.

I principali sbocchi occupazionali e professionali dei laureati magistrali in Ingegneria dell’Innovazione del Prodotto sono pertanto quelli dell’innovazione e dello sviluppo della produzione, della progettazione avanzata, della pianificazione e della programmazione, della gestione di sistemi complessi, sia nella libera professione, che nelle imprese manifatturiere o di servizi.

Quanto è richiesta questa professione attualmente e in futuro nel nostro territorio e non solo; qual è la proporzione tra la domanda del mercato e gli iscritti attuali o i neolaureati?

 

L’eccellente formazione che caratterizza l’Ingegnere dell’Innovazione del Prodotto lo rende un competente e moderno ingegnere meccanico con notevoli capacità di adattamento, approccio flessibile e rapido, tutte doti particolarmente apprezzate dall’industria.

Proprio per questo motivo, l’inserimento nel mondo del lavoro dopo la laurea è pressoché immediato (circa 1 mese), con il 60% delle assunzioni a tempo indeterminato e quasi il 90% nel Nord-Est.

Mi capita spesso di rimanere in contatto con molti ex studenti, ormai apprezzati professionisti, e di notare con grande piacere la rapidità e la facilità con cui riescono a sfruttare le competenze acquisite durante il percorso di studi per assumere ruoli chiave e di rilievo nel mondo del lavoro.

La Laurea Magistrale in Ingegneria dell’Innovazione del Prodotto fornisce anche una solida base scientifica per la frequenza di corsi di dottorato in Italia o all’estero. Numerosi sono i nostri laureati che completano la loro formazione con un dottorato di ricerca sia su altre sedi, che presso il DTG dove ricordo è presente il Corso di Dottorato in Ingegneria Meccatronica e dell’Innovazione meccanica del prodotto dell’Università di Padova.

Ingegnere innovazione prodotto

Professor Zappalorto, in qualità di nuovo Presidente del corso di laurea che cosa direbbe ad un ragazzo e ad una ragazza prossimi all’esame di maturità ed indirizzati verso un percorso di ingegneria. Perché dovrebbero guardare anche a questo percorso?

Direi innanzitutto ai ragazzi maturandi di seguire le proprie passioni e le proprie attitudini. Aggiungerei inoltre che il percorso di studi in ingegneria offre significative soddisfazioni a livello professionale, una volta conseguito il titolo: mi piace sempre sottolineare che l’ingegnere è il professionista che assieme al medico più contribuisce in modo diretto alla qualità materiale della nostra vita.

Tra tutti i percorsi possibili di ingegneria, l’Ingegnere dell’Innovazione del Prodotto è una figura di ingegnere unica nello scenario nazionale, perfettamente coerente con le più moderne declinazioni dell’ingegneria meccanica in ambito internazionale. Una moderna figura di ingegnere capace di governare le trasformazioni in atto, di studiare, progettare e realizzare a costi competitivi nuovi prodotti ed i relativi processi industriali alla luce delle più recenti innovazioni nell’utilizzo dei materiali avanzati nelle metodologie di progettazione meccanica nelle tecnologie produttive (automazione), sostenibilità energetica. In poche parole, un Ingegnere capace di assumere, in poco tempo, un ruolo da protagonista nel mondo del lavoro!

Passione per la meccanica, creatività, piglio concreto e attitudine al problem solving.
Queste le premesse per intraprendere un percorso di studi per diventare Ingegnere dell’Innovazione del Prodotto e iniziare a progettare il futuro!