Dalla progettazione di un cerchione in carbonio, al lavoro dei sogni presso la Automobili Lamborghini S.p.A. Un percorso in ascesa quello di Axel Rullo, laureato in Ingegneria dell’Innovazione del Prodotto (IIP) al DTG, sede di Vicenza di Ingegneria dell’Università di Padova, nel 2015. È entrato a lavorare in Lamborghini con un tirocinio per sviluppare la tesi di Laurea Magistrale e lì è rimasto, perché la preparazione e le esperienze maturate durante il corso di Laurea Magistrale in Ingegneria dell’Innovazione del Prodotto l’hanno reso l’uomo giusto nel posto giusto in più di un’occasione. La sua passione per le auto e i motori si è trasformata nel lavoro della sua vita: collaborare alla realizzazione delle auto più iconiche del Made in Italy!

Dietro l’eccellenza di Lamborghini ci sono team di professionisti altamente qualificati, come l’Ing. Rullo, che ha costruito la propria carriera compiendo scelte guidate dalla passione e dalle proprie attitudini. Con lui abbiamo parlato a lungo di formazione, carriera, sogni e obiettivi. Sono emersi molti aspetti utili a ragazzi e ragazze che stanno valutando di iscriversi a un corso di ingegneria. Dalle esperienze, le emozioni e i traguardi di Rullo, capiamo che la preferenza per il corso di Ingegneria dell’Innovazione del Prodotto al DTG si è dimostrata una scelta in grado di offrire molte opportunità e diversificare le opzioni di carriera.

Lavorare in Lamborghini
Aventador SVJ, 2018

Un percorso di studi multidisciplinare

La formazione di Axel Rullo si svolge in modo lineare, dal liceo scientifico a ingegneria, ma il suo percorso professionale ha preso spesso direzioni inattese. Dalla progettazione di prodotti per il settore automotive con l’impiego di materiali innovativi, alla gestione di varie squadre di lavoro per un totale di un numero elevato di persone impegnate nella produzione.

Durante la sua carriera in Lamborghini è passato attraverso ruoli diversi – seppur sempre in ambito tecnico – in cui ha saputo muoversi con agilità. Cosa ha reso possibile questa trasversalità?
“All’università ho acquisito una profonda formazione di base in ambito meccanico, ma anche di progettazione e produzione. Il valore aggiunto del percorso di studi in Ingegneria dell’Innovazione del Prodotto è l’approccio multidisciplinare degli insegnamenti. È un corso che insegna a progettare, attraverso numerose esercitazioni reali, e ad affrontare progetti complessi partendo da zero e applicando concretamente tutte le conoscenze acquisite per trovare soluzioni sostenibili. Sono competenze ad ampio spettro, facilmente spendibili in ambito lavorativo.”

Orientamento: dalla conoscenza di sé all’ascolto delle testimonianze

Come ha capito che questo percorso formativo al DTG era adatto a lei?
“L’ho capito ascoltando le testimonianze di chi stava studiando al DTG in quel momento, o di chi si era già laureato. Parlare con chi ha fatto quell’esperienza aiuta a comprendere meglio se il percorso può essere affine alle proprie attitudini. Quando si sta per scegliere l’università inoltre bisogna mettersi in ascolto di sé stessi, delle proprie passioni e predisposizioni. È importante capire ciò che ci piace fare, che dà soddisfazione nel quotidiano, e con quali modalità soprattutto amiamo metterci alla prova: io, per esempio, sono molto schematico, organizzato, e prediligo il sapere finito, una conoscenza certa, che arriva a un punto fermo inequivocabile. L’ingegneria era sicuramente l’area in cui scegliere il mio percorso. La mia passione per le auto e la meccanica, passione che mi porto dentro sin da quando ero ragazzino, ha fatto il resto. Infine, dopo la triennale, il corso di Ingegneria dell’Innovazione del Prodotto ha attirato la mia attenzione per l’approccio tecnico e multidisciplinare alla progettazione. Oltre al fascino insito nell’innovazione, nel sentire di poter far parte di quel cambiamento che oggi viene progettato e domani sarà il futuro”.

Linea produzione URUS, 2023

Da ingegneria dell’innovazione del prodotto al lavoro: un passo naturale

Cosa si prova a lavorare per un’azienda così prestigiosa, conosciuta e stimata a livello internazionale?
“Orgoglio. Quando vedo per la strada i veicoli Lamborghini, il loro fascino intramontabile e universalmente riconosciuto, sono orgoglioso di poter dire di aver collaborato anche io a quel risultato.
Sono molto contento anche di sentirmi parte di un’organizzazione sensibile alle questioni etiche, molto attenta al benessere dei collaboratori e alla qualità dell’ambiente di lavoro. Nonostante i ritmi produttivi siano incalzanti, qui si lavora con il sorriso, l’ambiente è sereno e disteso”.

Le giornate sono intense e segnate da piccoli e grandi traguardi. Qual è il suo ricordo più bello da quando lavora qui?
“Il momento più entusiasmante del mio percorso è stato vedere la realizzazione dei primi prototipi dei cerchioni in carbonio che avevo progettato durante la tesi; assistere alla produzione del componente completo. E infine constatare il superamento dei test di validazione. Quello fu il risultato che sancì l’efficacia e il senso di tutto il lavoro dei due anni precedenti e, in fondo, di tutto il mio percorso, dal diploma in poi”.

Ingegneria dell’Innovazione del Prodotto: un corso di Laurea a stretto contatto con le aziende

È grazie al tirocinio formativo e alla tesi, infatti, che Axel Rullo viene introdotto in Lamborghini dal suo relatore, il Professor Marino Quaresimin. Sono, infatti, numerose le aziende che collaborano, a fini di ricerca, con i docenti del corso di Laurea in IIP. 

Il suo è stato un percorso di carriera che ha il sapore di un sogno diventato realtà. Ma anche i sogni per essere realizzati hanno bisogno di scelte consapevoli e oculate. Nel suo caso come è andata?
“A metà del quinto anno di Ingegneria dell’Innovazione del Prodotto a Vicenza dovevo iniziare a elaborare la tesi di laurea. Il mio progetto riguardava, appunto, la progettazione di un cerchione per automobili in carbonio. Il tirocinio in Lamborghini mi ha permesso di realizzare il mio progetto in poco più di 6 mesi. Durante questo periodo in azienda hanno potuto conoscermi e apprezzarmi per la mia preparazione. Così, dopo la laurea, mi è stato chiesto di lavorare presso l’Ufficio Ricerca e Sviluppo alla progettazione di componenti realizzati con materiali innovativi, per le auto del futuro!

Poi però è andato oltre questo ruolo…
“Sì, grazie alla formazione multidisciplinare acquisita a Ingegneria dell’Innovazione del Prodotto, ho avuto l’occasione di diventare SET Leader (Simultaneous Engineering Team Leader) di carrozzeria, ovvero coordinatore di un gruppo di lavoro multi-ente che segue le varie fasi di un progetto vettura. Mi occupo di tenere le fila di tutte le istanze provenienti dalle diverse realtà aziendali, di coordinare la produzione di serie e tutte le attività preparatorie per avviare i prodotti innovativi – non di serie – alla produzione di serie. È un ruolo tecnico che richiede di mettere in campo tutte le competenze acquisite fino a oggi.”

Team Lamborghini
Aventador SVJ conquista il record come auto di serie al circuito Nürburgring, 2018

Laurea in ingegneria dell’innovazione del prodotto: libertà di scelta

Dopo la ricerca e il coordinamento della produzione, ha avuto la possibilità di spaziare tra altri ruoli diversi. Passaggi fondamentali che l’hanno portata nella posizione attuale. 
“La mia formazione tecnica e multidisciplinare attorno alla progettazione e l’esperienza accumulata in azienda mi hanno reso, in seguito, la persona adatta al ruolo di gestore dei budget da investire in progetti di ricerca e sviluppo. Un’occasione che ho colto positivamente per conoscere aree diverse dell’azienda e nuovi aspetti del mio lavoro.

Da due anni sono passato alla gestione della linea di produzione URUS coordinando persone e attività della linea di montaggio e controllo qualità.

Anche in questo ruolo l’approccio è fortemente specialistico, perché in azienda si adottano metodologie avanzate e tecnologie dell’industria 4.0: digitalizzazione, automazione e personalizzazione costituiscono le basi della Manifattura Lamborghini. La gestione della produzione implica anche attività di monitoraggio e analisi di indicatori per il rispetto dei target assegnati e la conoscenza di tutti i processi che precedono la produzione stessa. Ancora una volta, la formazione interdisciplinare di Ingegneria dell’Innovazione del Prodotto è stata determinante per lavorare in questo ambiente.

 

Dal racconto emergono tanti tasselli di un puzzle che hanno contribuito a costruire una carriera di successo. Il primo tassello la scelta post maturità al DTG in Innovazione del Prodotto. La consiglierebbe?
“Assolutamente sì! Credo che il corso di laurea in Ingegneria dell’Innovazione del Prodotto prepari in modo completo a lavorare nelle moderne aziende meccaniche, in cui la sfida oggi si gioca proprio attorno all’innovazione e all’impiego di materiali innovativi. E il DTG è il posto giusto dove poterli studiare!”.